Integratori dimagranti: quale scegliere?

Con l’arrivo della bella stagione, l’eliminazione di qualche chilo di troppo diventa uno degli obiettivi più frequentemente richiesti dagli utilizzatori di prodotti nutraceutici. Partendo comunque dal presupposto che sarebbe preferibile adottare uno stile di vita sano ed un regime alimentare bilanciato e personalizzato, senza dover ricorrere alla dieta ipocalorica di moda del momento, le strade possibili e gli approcci disponibili sono decisamente tanti e basati su una serie di razionali funzionali tra loro molto diversi.
Qui ve ne presentiamo due tra i più semplici e frequenti: aiutare l’organismo a “bruciare di più” (la classica frase “ho il metabolismo lento” vi dice qualcosa?) e limitare l’assimilazione di alcuni macronutrienti in eccesso (carboidrati e grassi).

Facciamo subito una precisazione: il metabolismo lento non esiste, così come non esistono integratori in grado di aumentarlo. L’unico modo certo per aumentare il proprio metabolismo basale (ossia la capacità dell’organismo di “consumare” di più a riposo è aumentando la massa magra (ebbene sì, il “muscolo”), l’unica metabolicamente attiva e in grado di bruciare calorie. A livello di integrazione esistono piuttosto soluzioni in grado di esercitare uno stimolo o meglio un supporto metabolico, piuttosto che le soluzioni in grado di intervenire a livello nutricinetico frenando la velocità di assorbimento dei nutrienti assunti.

Partendo dall’ analisi delle soluzioni nutricinetiche è possibile identificare una serie di strumenti dalle caratteristiche interessanti, che hanno in comune la capacità di formare, a contatto con l’acqua, una matrice viscosa comunemente definita gel.
La viscosità della fibra permette da un lato un’efficiente miscelazione con il materiale in digestione e dall’altro una sorta di modulazione, se non vera e propria riduzione, nella velocità di digestione enzimatica dei nutrienti in esso contenuti. In poche parole, una volta assunte con abbondante acqua (indispensabile per avere efficacia d’azione), queste fibre si rigonfiano moltissimo generando un duplice effetto favorevole: occupano fisicamente porzioni dello stomaco inducendo senso di sazietà e, inglobando nella loro matrice carboidrati e grassi ingeriti ai pasti, ne limitano l’assimilazione.

Molto interessanti si mostrano la Gomma di Acacia, che unisce la capacità di formare gel viscosi a quella di essere fermentata, agendo così come sostegno energetico nutrizionale per i bifidobatteri, specie fondamentali per un equilibrato benessere intestinale.

Con questa finalità diviene ulteriormente interessante l’abbinamento ai Frutto Oligo Saccaridi (FOS), altra sostanza prebiotica fondamentale per il sostegno di questi batteri positivi, utile inoltre nel ridurre l’assorbimento dei grassi.

Un’ulteriore sapiente miscela di fibre viscose, che possa includere per esempio il Guar, gli Arabinogalattani e il Glucomannano può ulteriormente contribuire nella modulazione della velocità e nell’entità dell’assorbimento dei nutrienti, favorendo dinamiche più equilibrate e funzionali al dimagrimento, eliminando i potenziali effetti collaterali derivanti dall’assunzione di una singola fibra in quantità importanti.

L’effetto saziante inoltre dimostrato si rende molto adatto nel supportare tutti quei soggetti che trovano difficoltà nel seguire un piano alimentare controllato.

Quando invece si parla di supporto e stimolo metabolico la situazione si complica leggermente, in quanto vengono messe insieme molecole dagli effetti anche marcatamente diversi, che contribuiscono sinergicamente all’ottenimento del risultato.

Molto interessante, a tal proposito, è il contributo fornito dal peperoncino grazie al suo contenuto in capsaicina, sostanza molto interessante nello stimolo dell’attività del sistema nervoso, favorendo in particolare il consumo lipidico come fonte di energia.

Il suo utilizzo si rivela particolarmente interessante contestualmente a quello della caffeina, noto stimolante metabolico in grado di agire efficacemente sulla risposta nervosa e cardiovascolare, completando sinergicamente l’effetto del peperoncino.

Non essendoci in questo caso un effetto saziante di natura meccanica, come nel caso delle fibre viscose, si rivela molto utile l’utilizzo di arancio amaro, proprio in virtù della sua capacità di modulazione nei confronti dell’appetito.

Il Maitake, fungo dalle notevoli proprietà tonico-adattogene, modula il performance status dell’utilizzatore, derivante da un equilibrato stimolo delle diverse componenti metaboliche. Si mostra quindi particolarmente indicato oltre che per coloro che stanno seguendo un programma di dimagrimento soprattutto per quei soggetti con alterazioni dei principali parametri metabolici, come per esempio quelli implicati nella sindrome metabolica.

Ultimo, ma non meno importante, deve essere considerato il benessere intestinale, che spesso viene meno quando si inizia un piano di alimentazione controllata, queste problematiche non sussistono generalmente per i prodotti a base di fibre solubili in quanto il gel viscoso di per se costituisce un ottimo supporto meccanico alla defecazione, in quanto assumendole con buoni livelli di acqua le fibre solubili tendono ad aumentare la massa e l’idratazione fecale.

Utilizzando invece un approccio di stimolo metabolico, l’utilizzo di una micro-dose di lassativi antrachinonici come la Senna e/o il Rabarbaro possono favorire il mantenimento dell’equilibrio intestinale.

Le soluzioni quindi possono essere funzionalmente raggruppate, in base alle esigenze che accomunano diverse categorie di soggetti, garantendo ad ognuno un approccio efficace, sicuro e adatto alla propria situazione.

Controllare le dislipidemie

Con il termine “dislipidemie” si indicano alcune alterazioni che generalmente identificano un innalzamento dei valori ematici di colesterolo e trigliceridi. Questa serie di alterazioni porta verso quella che viene chiamata sindrome metabolica, una delle situazioni che, con il passare degli anni, creano i maggiori rischi a livello cardiocircolatorio per la salute.

 

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